Chirurgia pianificata
Non è, che se guidi con navigatore vai sempre dove ti dice lui, ragioni con la tua testa !
Qui al sud è come dire: ma se ti dico di buttarti in un pozzo, tu ti ci butti?
Ma che cosa è la chirurgia guidata? E’ come va considerata?
La chirurgia pianificata e guidata sono strumenti che ti permettono di guardare all’interno del tuo caso ed affrontare l’intervento in via preliminare.
Non si tratta solo di metodo legato alla evoluzione tecnologia del nostro settore e neanche di un trend che per forza dobbiamo seguire.
Ancora oggi per qualcuno significa farsi aiutare da un pezzo di plastica.
La chirurgia è una disciplina che trova la sua massima soluzione attraverso le mani di un chirurgo il quale le muove grazie ai suoi neuroni, che avranno acquisito durante gli interventi precedenti quella abilità tale da saper condurre l’intervento con diligenza e saggezza.
-Per trovare la soluzione
-Per posizionare gli impianti in sedi più congeniali al disegno protesico futuro.
-Per evitare aree con tessuti nevralgici.
-Per apprezzare la durezza dell’osso in cui inserisce impianti.
-Per sapere della loro stabilità e dell’eventuale carico.
-Per trovare in ogni caso una soluzione.
Anche in casi in cui sarà possibile un fuoripista, cioè quando la lettura del caso attraverso il software non ci permetterà di posizionare gli impianti nel volume che avremmo ma dovremmo applicare tecniche come split crest, compattazione ossea sottopreparazione, che non sono certo descritte come standard all’interno di un software.
Come se chiedessi al mio navigatore di:
-abbattere una siepe per evitare il traffico.
-di fare un controsenso per fare prima.
-di andarmene per un sentiero di campagna che conosco solo io per evitare il centro città!
Questo in chirurgia si chiama esperienza!
Ne sono esempi, inserire impianti da 4 mm una cresta da 4 mm, perché gli altri mm li produco con espansione, oppure inserisco impianti inclinati, accarezzando la parete anteriore del seno!
In questi casi la chirurgia sarà pianificata e solo in parte guidata, magari solo nella prima fresa, per poi continuare con la sensibilità della mano e seguendo il solco disegnato dallo studio virtuale preliminare.
Bene, i software di pianificazione possono trasferirti queste competenze ed aiutarti a fare esperienza mettendoti in una situazione di serenità nell’affrontarla, ma non sapranno dirti quando dovrai fare un fuori pista per raggiungere il tuo obbiettivo.
Per quello dovrai metterci cuore e passione, studiare bene i tuoi casi aiutandoti con le immagini ed i software di pianificazione, perché, solo se saprai guidare la macchina sulla rotta stabilità, lei potrà portarti con la giuste valutazioni a destinazione e senza rischi!
Per ovviare a problemi di valutazione bisogna diventare esperti quindi nel proprio ambito. Sviluppare una competenza richiede un ambiente costante nei processi di apprendimento che devono essere il massimo prevedibili, solo una lunga pratica potrà rendere le nostre azioni sicure e più intuitive!
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