Il sito internet, un biglietto da visita digitale, o una fonte di comunicazione utile?
Nell’era in cui tutto sembra a disposizione di tutti, sopratutto la conoscenza grazie ad un potentissimo mezzo di comunicazione come internet, credo sia diventato indispensabile per la propria attività professionale farne parte, ma sopratutto farne un buon uso.
Chi è già presente sul mercato e chi ci sta entrando adesso non può ignorare questo strumento, e deve necessariamente farne parte, nonostante la sua attuale clientela non faccia parte del mondo del web, farlo significherebbe rivolgere uno sguardo al passato e non al futuro e uscire così lentamente dal mercato.
Questo all’apparenza è un concetto semplice e di facile intuizione, il problema si pone nella realizzazione di questo progetto. Troppo spesso navigando in internet mi imbatto in siti di studi odontoiatrici, statici e con poca interattività, dove lo scopo apparentemente pubblicitario diventa soltanto informativo quindi paragonabile al classico biglietto da visita, cosa non credo facesse parte dell’intenzione di chi lo ha commissionato. Per questo motivo è diventata necessaria una discussione sulla comunicazione web oriented, dove quello che sembrava bastare nelle passate relazioni fra medico e paziente, oggi sembra un concetto preistorico e poco efficace.
In poche parole, il web è un mare di informazioni, dove perdere la rotta è facile, per questo decidere di proporsi deve essere una scelta consapevole ma sopratutto deve far si che il proprio sito diventi una presenza e non uno sbiadito biglietto da visita.
I social network devono diventare un alleato utile del nostro sito, la nostra comunicazione dello studio deve creare un filo conduttore al di fuori di esso per poter far parte di se, d’altronde navigare nell’oceano con un capitano che conosce la rotta è sicuramente più rassicurante e ci crea meno confusione.
Nel 1759 Samuel Monsoni scriveva su The Idler: “ gli annunci pubblicitari sono così numerosi, che sono letti con negligenza, ed è perciò divenuto necessario conquistare l’attenzione con magnificenza di promesse, e con eloquenza talvolta sublime e talvolta poetica” rubo questa affermazione a qualche secolo fa’ per dimostrare che il concetto che sto cercando di portare avanti in questo articolo, è in realtà trito e ritrito,e chi si occupa di comunicazione lo sa’, e cioè che al di la del mezzo che utilizziamo non possiamo essere banali, ripetitivi o statici, bisogna rincorrere le innovazioni e farle proprie. Infatti Il nostro sistema percettivo ci permette di eliminare o meglio di selezionare quello che gli interessa. La quantità di stimoli quotidiani ai quali veniamo sottoposti è infinitamente superiore alla nostra capacità di percepirli, per questo motivo limitarci a proporre passivamente le nostre credenziali non può funzionare. Prove sperimentali hanno dimostrato come le persone sappiano “non vedere” (o rimuovere) qualcosa se per loro non è interessante, anche se l’hanno davanti agli occhi, quindi la nostra parola d’ordine dovrà essere incuriosire per far si di essere scelti. Spesso nelle relazioni umane essere attraenti per tutti non è una cosa semplice infatti spesso sentiamo la frase: “non si può piacere a tutti”, partendo da qui dobbiamo essere consapevoli che se vogliamo far parlare di noi dobbiamo utilizzare una comunicazione competente e utile, dobbiamo smettere di fare “spallucce” e preoccuparci di catturare l’attenzione fluttuante dei fruitori del web.
In conclusione una comunicazione per il nostro studio web oriented, non può essere un biglietto da visita tipo informativo perché per far parlare di se bisogna comunicare, bisogna essere interattivi, visibili, e presenti, bisogna connettersi alle persone e non viceversa, sia in ambito esterno che interno, sfruttando quindi le potenzialità di chi vi lavora. Tutto questo è possibile interagendo con il creativo del sito non commissionandogli semplicemente e distrattamente un idea ma diventando parte integrante di quell’idea.
Dott.ssa Antonia Nappi
Lascia un commento